Abbiamo già parlato della Berlinale, ovvero il Festival di Cinema Internazionale di Berlino, e come vi avevamo annunciato ci saranno due titoli a concorrere per due diverse categorie; bene, oltre a “The Baccus Lady” di E J-yong e “The Wolrd of Us” di Yoon Ga Eun si aggiungono, ‘The Lovers and the Despot’ un documentario che racconta la storia di due giovani sudcoreani rapiti e costretti a vivere in Corea del nord, mettendo in luce la difficoltà di vivere l’amore e la convivenza tra le due Coree e soprattutto il documentario “Weekends” di Lee Dong Ha. (nda mea culpa, nel comunicato avevo notato anche questo titolo)
Il documentario di Lee Dong Ha in 98 miluti racconta la vita dei membri del gruppo G-Voice, unico coro omossessuale in Corea, raccontando i gravi problemi di discriminazione e omofobia nella penisola coreana.
I G-Voice sono uno dei sub-gruppi dell’associazione Chingusai (significato: “Tra Amici”), primo gruppo attivista che organizza numerose attività atte a sensibilizzare la società contro la discriminazione degli omosessuali in Corea, la è situazione molto difficile in un paese ancora troppo cieco davanti a certe tematiche. Il gruppo s’impegna oltre che all’organizzazione attiva del Gay Pride anche di numerose altre attività tra cui ‘LGBTQ Families’ Gathering’ che aiuta gli omosessuali e le loro famiglie nel processo di coming out e accettazione, ed attività più goliardiche, oltre agli spettacoli dei G-Voice la Chingusai ha, infatti, anche una squadra di nuoto, i Marin Boy.
In questi giorni in Italia si sta discutendo su una SACROSANTA legge (DDL Cirinnà) che garantirebbe a TUTTI gli stessi diritti; in Corea sfortunatamente su questo tema sono ancor più ignoranti di Salvini e la Meloni, quindi sono estremamente felice che la Berlinale abbia deciso di proporre questo documentario.
Un pensiero su “WEEKENDS DIRITTI DEL MONDO LGBT COREANO IN BERLINALE 2016”