Uno dei più importanti giornali statunitensi ha stilato la lista dei 25 più grandi attori del 21 ° secolo. Le due star coreane si sono classificate rispettivamente al sesto (Song Kang Ho) e al sedicesimo posto (Kim Min Hee).
La lunga lista del Times, che comprende il nostrano Tony Servillo e che vede a primo posto Denzel Washington, ha riconosciuto il talento due star americane, per Song Kang Ho si esalta la sua interpretazione in Parasite di Bong Joon Ho, mentre per Kim Min Hee si discute sul suo talento sia in The Handmaiden che nei diversi film di Hong Sang Soo dei quali è protagonista.
Per parlare di Song Kang Ho il Times ha chiesto direttamente al regista che gli ha dato tutta questa fama all’estero; Bong Joon Ho. Oltre che in Parassite Song Kang Ho ha lavorato con Bong Joon Ho in Memories of Murder (2003), The Host (2006) e Snowpiercer (2013).
Il regista descrive l’attore e amico Song Kang Ho come una “tela che cresce e cresce” e “un’inesauribile miniera di diamanti“
Per Kim Min Hee ha parlato il critico cinematografico del NYT Manohla Dargis individua nella “performance squisitamente sfumata” di Kim Min Hee in Right Now, Wrong Then (2015), la prima delle sette collaborazioni rilasciate fino ad oggi con il regista Hong Sang Soo attribuendo a regista il merito di aver dato “libero sfogo alla gamma recitativa di Kim Min Hee, permettendole di giocare con intonazione, gesti, sguardi tremolanti“.
Dargis discute anche della splendida interpretazione di Kim Min Hee in The Handmaiden (2016) di Park Chan-wook, affermando che “Lei diventa grande e piccola, vira dal mostruoso allo scialbo e, alternativamente, nasconde i sentimenti del suo personaggio e li lascia impazzire. Il suo corpo oscilla e il suo viso si distorce mentre la paura e il dolore lasciano il posto all’estasi e alla liberazione. “
Se per Song Kang Ho anche i coreani hanno una grande stima, Kim Min Hee, invece, a causa della sua relazione con Hong Sang Soo, non ha lo spazio che meriterebbe nel mondo del cinema in Corea.