MORTO A 59 ANNI KIM KI DUK

Il Covid-19 ha stroncato la vita del regista Kim Ki Duk a soli 59 anni, lo annuncia un sito Lettone.

Il regista si trovava in Lettonia per l’acquisto di una casa, proprio nel Paese sul Mar Baltico si è ammalato, e nelle ultime ore si è aggravato ed è deceduto.

Kim Ki Duk era uno dei registi più amati dal Festival Del Cinema di Venezia nel 2000 portò “L’Isola“, nel 2004 “Ferro-3” per cui vinse il Leone D’Argento e nel 2012 “Pietà” dove vinse il Leone D’Oro

Prima di ricordare anche le ombre di questo regista immenso voglio ricordare il suo lavoro, perché è grazie a Ferro-3 che io m’innamorai perdutamente del cinema coreano e quindi non posso che essere in parte grata anche a Kim Ki Duk per lo splendido viaggio verso l’intero mondo del cinema Coreano.

Lo incontrai la prima volta in occasione del 70° Festival del cinema di Venezia ma fu solo durante una festa al 73° Festival del cinema di Venezia che riuscii a scambiarci due parole e scattare questa foto.

È stato un regista amato immensamente per il suo successo internazionale e per aver fatto conoscere al mondo la sua poetica cinematografica, negli ultimi anni, però era stato prima investito da una forte depressione che lo ha spinto a vivere da eremita per diverso tempo; in quell’occasione non smise di riprendersi e trasformò il suo isolamento nel film-documentario “Arirang“, l’anno dopo tornò a Venezia con “Pieta” dove, come ho scritto sopra, vinse il Leone D’Oro.

Kim Ki Duk non era un regista amatissimo solo in Italia, nel 2003 con “Primavera estate autunno inverno…e ancora primavera” viene consacrato anche nel mercato americano, il film è infatti stato il film non americano più visto di quell’anno. Nel 2004 vinse l’Orso d’oro per la miglior regia al festival di Berlino per “La Samaritana“

La carriera del regista cambia completamente dal 2018 quando era stato investito da un immenso scandalo legato alle accuse di stupro di diverse attrici.