Qualche giorno fa il presidente Moon Jae In ha parlato dell’importanza della memoria storica in onore ai caduti nel massacro di Gwangju avvenuto il 18 Maggio del 1980.
Il presidente Moon ai microfoni dell’emittente regionale MBC Gwangju ha sottolineato la necessità di iscrivere il valore del movimento di democratizzazione del 18 maggio in una nuova costituzione della Corea del Sud.
Il Presidente ha parlato ai microfoni dei giornalisti della MBC Gwangju il 7 Maggio, giorni prima del 40 ° anniversario del sanguinoso massacro di Gwangju del 1980, in cui i cittadini, soprattutto studenti, protestarono contro la dittatura militare dell’allora presidente Chun Doo-hwan. Tale protesta portò ad una vera e propria carneficina da parte dello Stato nei confronti dei protestanti.
L’intervista andata in onda nella sua forma integrale domenica, il Presidente Moon ha sottolineato il significato storico e il valore costituzionale dell’incidente del 18 maggio.
Si sta discutendo nuovamente di una revisione della Costituzione, per sottolineare l’importanza dello spirito del movimento “Questo è un modo per promuovere l’unità nazionale” ha aggiunto sottolineando che il caso Gwangju è al centro della democratizzazione del Paese.
L’appello di Moon non è certo una proposta nuova, ma questa volta è arrivata dal Presidente in persona creando alte aspettative. Il Partito Democratico al potere ha dichiarato che spingerà per la revisione costituzionale nella prossima Assemblea Nazionale.
Con le elezioni del 15 Aprile il Partito Democratico si è assicurato una schiacciante maggioranza nel parlamento con 300 membri su poco più di 500, per questo motivo le aspettative su una revisione della costituzione sono molto alte.