Qualcuno ha scritto che il k-drama a titolo “LIVE” è un poliziesco. Direi che codesta affermazione risulta impietosa e anche assai limitata perché la serie suddetta è tutto fuorché un poliziesco. Intendiamoci, i protagonisti sono in divisa e lavorano in una centrale di polizia, ma le (circa) 22 ore di storie che il fruitore affronta sono permeate da drammi di ogni genere. Ed è l’esistenza stessa che qui viene a galla, episodio dopo episodio, perché LIVE affronta la vita nella sua complessità. I personaggi sono diversi tra loro e portano alla luce difficoltà che ognuno di noi può aver provato nella vita. La narrazione affronta, in maniera schietta e sincera, le complessità del vivere quotidiano e lo fa gestendo gli archetipi narratologici in maniera ineccepibile.
La sceneggiatrice, la veterana cine-televisiva Noh Hee-kyung, sa come gestire il paradigma narrativo e miscela sapientemente gli innumerevoli ingredienti contenutistici. Un notevole sviluppo di trama che sovente tocca il cuore e pone al fruitore quesiti e riflessioni.
La trama principale si muove intorno a tre persone [un uomo (Lee Kwang-soo) e due donne (Jung Yu-mi e Lee Joo-yung)] che, per motivi disparati, si ritrovano ad affrontare le selezioni presso l’accademia di Polizia per avere un posto di lavoro sicuro.
La beltà di questa serie è che, col passare del tempo, viene dato ampio spazio a tutti gli altri personaggi, nessuno escluso. Il percorso narrativo, equilibrato e mai soporifero, segue stilemi neurotonici e affronta, senza inutili orpelli, le situazioni reali dell’esercitare il ruolo di pubblico ufficiale con distintivo e rivoltella, casi lavorativi assai discordanti con le aspettative iniziali dei tre protagonisti. Se la bella Han Jung-oh (di fatto la protagonista principale, interpretata da Jung Yu-mi) carpisce l’attenzione degli spettatori con la sua convincente prova d’attrice, l’ufficiale Oh Yang-chon (interpretato dal magistrale Bae Seong-woo, volto noto nello star-system sud-coreano) le ruba la scena in molteplici occasioni. Già, perché chi ha un minimo di empatia finirà per affezionarsi maggiormente a questo ufficiale che ha numerosi problemi nella sfera famigliare e lavorativa.
Non sussiste quindi un vero e proprio argomento che viene sviscerato dall’inizio alla fine, LIVE vuole essere una rappresentazione corale dell’umana essenza. L’arco della vita viene qui preso e mostrato per quello che è: un arduo cammino. Ci sono persino momenti in cui è meglio avere dei kleenex a portata di mano.
Il percorso formativo dei tre protagonisti è come se non avesse mai fine poiché comincia con le ardue selezioni dell’accademia sino al duro lavoro da effettuare in strada andando incontro a quelle che sono le parentesi buie che nessuno di noi vorrebbe mai vedere né sentire: crimini, violenze, abusi e chi più ne ha più ne metta, sommando, come detto, anche temi legati alla vita e alla morte.
Più che una forma di entertainment, LIVE appare più come un percorso per accettare il meglio dalla vita, il saper cogliere quegli attimi fuggenti di felicità poiché, come appare chiaro dal contenuto, tutto il resto è sacrificio, lotta e sforzi.
LIVE è una serie tv coraggiosa che non ha rivali, né può averne. Le interpretazioni magistrali, la regia sempre attenta e una sequenza di situazioni intriganti, accompagnano il telespettatore sino alla fine della serie senza mai annoiarlo. Nella sua coralità narrativa, LIVE è un insieme di emozioni pure, nel bene e nel male; è l’essenza della vita stessa, ne rappresenta gioia e dolore.
LIVE merita dunque una chance, sa guadagnarsi uno spazio nel cuore di chi sa vedere, sentire e ascoltare con sensibilità e delicatezza determinati argomenti.
LIVE è una formula seriale riuscita, supportata da ottimi attori e portata avanti con la sagacia audiovisiva che solo i coreani sembrano avere al giorno d’oggi.
In questo periodo di penuria qualitativa, LIVE segna un altro passo avanti per le serie tv coreane, ne mostra i lati buoni (la scrittura, la recitazione e la regia) e quelli un po’ deboli (la fotografia e la scenografia), ma lo fa con estrema immediatezza e intelligenza.
Ne seguirà una seconda stagione?
Purtroppo pare di no quindi godetevi tutti i 18 episodi che offre Netflix (e fatelo finché siete in tempo!).