Come avrete capito, non sono una grande scrittrice di recensioni, le faccio solo quando sento il bisogno di mettere un punto su un qualcosa, film, drama o musica che sia, che mi ha colpita particolarmente.
Di solito le mie recensioni sono più considerazioni emotive o analisi dei temi più che recensioni legate alla regia o alla fotografia perché, diciamocelo, la maggior parte della gente che guarda film e drama non ragiona sulla regia o la fotografia, a meno che, ovviamente, non si parli di film dall’uso della fotografia talmente curato da diventare il vero protagonista, come per esempio The Handmaiden (Mademoiselle, in questi giorni nelle sale italiane) di Park Chan Wook.
Ma tornando a noi, io non sono particolarmente brava a scrivere recensioni tecniche al 100% e preferisco, quando lo faccio, scriverle legandole ai sentimenti che mi hanno suscitato; e questo è sicuramente il caso di questa review di Hotel Del Luna, il dodicesimo drama delle sorelle Hong (quelle di Master’s Sun, You’re Beautiful, A Korean Odyssey per intenderci).
L’analisi di un drama e la sua scrittura non sono mai semplici, gli episodi sono molti e il rischio di scivolare nei soliti cliché triti e ritriti dei drama asiatici è sempre dietro l’angolo e le sorelle Hong potrebbero essere considerate le vere regine nel prendere storie già sentite o viste e renderle uniche e spesso anche dei veri e propri hit drama.
Sono dell’idea che per far sì un drama romantico riesca non debba cercare di creare infinità di sotto-trame e soprattutto non deve chiedere e pretendere troppo dagli spettatori. Questa è stata l’accoppiata vincente di quest’ultimo progetto delle Hong, insieme ad un cast fenomenale e una storia costruita bene dall’inizio alla fine.
Hotel Del Luna non è il classico drama romantico, le scene romantiche fine a loro stesse sono centellinate e ‘sacrificate’ per la riuscita della narrazione.
La storia gira intorno al personaggio di Man Wol, la splendida proprietaria di Hotel Del Luna, un’anima tormentata, costretta a vivere tra il mondo dei vivi e quello dei morti per espiare i suoi peccati. Man Wol è infatti nata 1300 anni fa e l’Hotel Del Luna non è altro che una sorta di purgatorio in cui i morti stanno prima di ‘attraversare la luce’ . Il drama non manca di momenti drammatici, visto il tema, ma è comunque costruito in chiave di commedia e pur essendo una storia con personaggi principali forti diventa episodio dopo episodio sempre più corale, tanto che spesso la storia di Man Wol non viene quasi per nulla trattata.
Le tematiche del drama, come prevedibile, girano molto intorno alla mancanza delle persone care o come queste ci deludano in qualche modo. Ma non si focalizza solo su questo, nel corso degli episodi viene trattata la tematica sempre viva del bullismo al liceo e del suicidio tra gli adolescenti, o quella del cyberbulismo che ogni anno miete sempre più vittime.
Ma, come hanno anche specificato le due sceneggiatrici del drama, il tema principale è proprio il modo di affrontare la perdita, dal primo all’ultimo episodio ci vengono mostrate diverse storie e il mondo in cui ognuno dei loro protagonisti affronta la perdita, non sempre, ripeto, in chiave drammatica ma anche con divertenti siparietti comici.
Dopo aver raccontato e analizzato il drama dal punto di vista di sceneggiatura e tematiche principale è giusto e doveroso spendere qualche riga per i suoi interpreti, a partire dalla splendida e bravissima Lee Ji Eun, più conosciuta come IU. Il pubblico conosce e ama IU nelle vesti di cantante da oltre dieci anni ma negli ultimi tempi ha imparato a conoscerla anche come attrice eccellente e, com’era già successo per il drama/film Persona (nda che potete vedere su Netflix), nelle vesti di Man Wol ha mostrato i suoi mille volti.
Le sorelle Hong hanno chiaramente detto che senza IU il drama non avrebbe avuto la stessa presa sul pubblico, e sono completamente d’accordo con loro. Non solo dal punto di vista interpretativo ma anche dal punto di vista estetico IU risulta perfetta, non ha mai una sbavatura, il suo personaggio è complesso e ricco di sfaccettature da quelle drammatiche a quelle comiche e lei riesce perfettamente a rappresentare tutto in maniera impeccabile.
Al suo fianco Yeo Jin Gu, che pur essendo più piccolo di IU di qualche anno (nda IU è nata nel 1993 mentre Jin Gu nel 1997) ha sicuramente più esperienza essendo uno dei ‘child actor’ più famosi del Paese, al pari delle tre ‘reginette Kim’ (Kim Saeron, Kim Sohyun e Kim Yoojung).
Yeo Jin Gu riesce nella difficile impresa di non essere completamente oscurato dalla forza del personaggio di Man Wol accompagnandolo fino all’ultimissima scena con una delicatezza e una classe non molto tipica per un attore così giovane, se pur con molta esperienza.
Come ho specificato qualche riga fa la forza di questo drama, oltre ad IU, è la forza di una narrazione corale, ogni personaggio da quelli presenti in semplici cameo a quelli presenti per tutto il drama lascia qualcosa negli spettatori.
Moltissimi sono stati i volti noti a fare dei piccoli cameo o delle parti più importanti a partire da Oh Ji Ho, Sulli e Lee Joongi fino ad arrivare a David Lee.
Ma, tornando a parlare del cast principale, se Shin Jung-Keun (Mr Kim), Bae Hae-Sun (Miss Coi) e PO (Hyun Joong) sono sicuramente dei punti fermi per tutto il drama accompagnando gli ospiti dell’Hotel e assecondando la capricciosa Man Wol; le vere scoperte di Hotel Del Luna sono i suoi interpreti più giovani; Mina, membro del girl group Gugudan, ha dato un’ottima prova d’interpretazione, il suo personaggio è uno molto complesso e lei riesce perfettamente nell’intento di mostrare le mille sfaccettature di un personaggio difficile.
La vera rivelazione di questo drama è, però, Lee Do Hyun, l’interprete di Ko Choeng-Myung, che ha letteralmente conquistato il pubblico, se prima l’ha fatto a livello estetico, andando avanti di puntata in puntata il suo personaggio è diventato molto più complesso e lui, che fino a pochi mesi prima aveva solo interpretato personaggi marginali, è diventato il vero e proprio protagonista di un difficile triangolo che ha messo in moto non solo dinamiche emotive complesse ma anche una certa difficoltà fisica nella sua interpretazione.
L’ultimo personaggio su cui vorrei accendere i riflettori è Ma Go, anche se dovrei usare il plurale, Ma Go è una divinità da mille volti o forse sarebbe meglio dire sono diverse divinità da un volto solo e questo volto è quello della loro splendida interprete: Seo Yi Sook, un’attrice sopraffina che con questo personaggio ha mostrato ogni singola sfaccettatura dell’animo umano e che è riuscita a delineare la personalità di ogni personaggio.
In conclusione, Hotel Del Luna si può sicuramente definire uno dei drama più riusciti delle sorelle Hong che molto spesso sono cadute su dei finali affrettati, o al contrario, su storie che non trovavano mai la parola fine. In questo drama, invece, ogni singolo momento è perfetto dall’inizio sino ad un finale che dice tutto ma non racconta niente.
Questo drama ha una costruzione narrativa perfetta, un cast eccellente e una colonna sonora coi fiocchi, ma non si può dimenticare la forza visiva delle ambientazioni e degli outfit perfetti di Man Wol.
Eccone alcuni esempi:
Come direbbe Mary Poppins, questo drama risulta “perfetto sotto ogni punto di vista”.
Anche se discussione su una possibile seconda stagione si è aperta, dopo il cameo nell’episodio finale di Kim Soo Hyun, le sorelle Hong hanno escluso tale possibilità e io sono completamente d’accordo, sono dell’idea che quel cameo non volesse annunciare una seconda stagione bensì volesse chiudere questa definitivamente.
Hotel Del Luna si è concluso ed è giusto che non ci siano altre stagioni, perché si rischierebbe di trovarsi un drama mediocre, se non brutto, nel tentativo di copiare l’originale.
Brave sorelle Hong, ci vediamo al prossimo drama.
Piccolo suggerimento finale; ascoltate la colonna sonora: