Già qualche mese fa, dopo la messa in onda del drama Matrimonial Chaos, che non ha brillato in quanto ad ascolti, l’attrice aveva spiegato il suo punto di vista sulla differenza tra produzioni statunitensi e quella coreane. Ora invece ha risposto alle aspre critiche che molti netizen le hanno mosso per la sua recitazione in Kingdom, il mini drama storico di Netflix.
Il suo personaggio, Seo Bi, è l’allieva del medico reale Lee Seung Hee, che era incaricato di curare la malattia del re. È anche una delle uniche sopravvissute, e una delle prime a testimoniare, che le persone appestate, a causa della fame, si trasformano in zombie.
È la prima volta nella sua lunga carriera che l’attrice si cimenta in un ruolo in costume, e lei stessa ha dichiarato che è stato molto divertente per lei e suoi colleghi vederla in quelle vesti.
“Dopo aver essere passata al trucco e parrucco ed essermi vista in abiti storici ho riso per 30 secondi. Non mi ero mai visto così prima. Ho subito pensato a quanto si sarebbero sentiti a disagio gli spettatori “
Anche i suoi colleghi sono rimasti stupiti dal suo aspetto e dal suo modo di parlare; “Non l’avevo mai vista in queste vesti e non l’avevo mai sentita parlare con l’accento dell’epoca, è stata una sorpresa. È stato come avere davanti a me una persona completamente diversa. Ho pensato ‘ecco perché è una star a livello mondiale‘” ha dichiarato Ju Ji Hoon ad una recente intervista alla rete KBS, l’attrice in evidente imbarazzo ha affermato che il collega ha riso molto per la sua totale metamorfosi “ora dice così per essere carino, ma ha riso tantissimo“
Di altro avviso sono stati i crudeli netizen, quelli che noi chiameremo ‘leoni da tastiera’, che ne hanno fortemente criticato la recitazione dell’attrice “si saranno sentiti sorpresi” ha dichiarato l’attrice “onestamente lo sono stata anch’io. Ma del resto il mio modo di recitare è sempre stato netto. O piace tantissimo o non piace affatto.”
“Anche per quanto riguarda i registi ci sono alcuni registi che odiano la mia recitazione e altri che la adorano e con cui ho lavorato spesso” tra questi registi spiccano nomi come Park Chan Wook e Bong Joon Ho, con quest’ultimo l’attrice ha lavorato più di una volta, senza contare le produzioni internazionali.
Lo scorso anno Bae Doona insieme ad altri nomi illustri dell’industria cinematografica coreana è stata inserita tra i membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS), l’organizzazione professionale onoraria nata per sostenere lo sviluppo dell’industria cinematografica nazionale americana che negli ultimi anni ha aggiunto molti nomi del cinema internazionale tra cui Bae Doona e i due registi sopracitati.
“Prendo in seria considerazione ogni feedback che mi arriva dagli spettatori, e cercherò di lavorare sui loro suggerimenti, ma la decisione finale spetta sempre al regista” ha dichiarato per concludere.
Queste risposte serie e per nulla pretenziose sono state estremamente apprezzate dall’opinione pubblica che mai si sarebbe aspettata che un’attrice del suo calibro rispondesse con questa modestia.
Dal canto mio, io ho mai fatto mistero della mi stima per Bae Doona, ma devo ammettere che anch’io non mi sarei mai aspettata che l’attrice rispondesse in questo modo alle critiche che le sono state mosse.
Potete vedere “Kingdom” su Netflix e giudicare voi stessi.