Vi dirò la verità, quando ho letto mesi fa che Netflix e la YG Entertainment stavano lavorando ad una serie insieme ho davvero temuto di trovarmi davanti all’ennesimo orribile webdrama come We Broke Up con Kang Sungyoon dei WINNER e Sandara Park delle 2NE1, e invece non è così, la serie è un esilarante mockymentary che ricorda due grandi classici della tv occidentale come “The Office” e “Parks and Recreations”.
La serie mostra Seungri, il maknae dei BIGBANG, l’unico ancora non al militare, che diventa responsabile di un nuovo team, il gruppo composto da impiegati ‘troublemaker’ della YG Entertainment, ha il compito di creare una strategia per ripulire l’immagine dell’agenzia.
La serie, con le riprese da mockumentary con tanto di interviste e sguardi in camera, tocca senza alcun giro di parole tutti gli scandali che la YG Entertainment ha avuto nell’ultimo decennio, tra scandali sessuali a quelli legati all’uso di stupefacenti, da quelli legati ai giovani YG (gli iKON) che amano i party e che faticano ad arrivare al top a come le giovani (le BLACKPINK) che hanno raggiunto il successo siano ‘spocchiose’ coi sunbae, dalla dipartita di Nam Taehyun dai WINNER a Park Bom con la sua eccessiva plastica facciale e il suo tentativo di tornare sulle scene, ma soprattutto, mostra come Seungri venga sempre trattato come la ruota di scorta dei BIGBANG e come lo ‘scarto’ della compagnia.
YG Future Strategy Office, diretto da Park Joon Soo (mockumentary “The God of Music”) e scritto da Kim Min-seok già al timone dell’irriverente SNL Korea, prende in giro tutti gli scandali che hanno portato negli anni la YG Entertainment ad avere il più gran numero di haters, la serie divisa in otto episodi, affronta nei dettagli ogni scandalo con pungente ironia. Nell’episodio “Clear YG” il FSO fa un test antidroga in YG, e mostra come abbiano tolleranza zero anche con cose che droghe non sono, come gli integratori e il Viagra. Lo stesso episodio ha un gran significato dietro, perché nonostante tutti gli sforzi dell’ufficio di ricostruire l’immagine dell’agenzia la gente continuerà a vedere in loro, un gruppo di drogati.
“Come regista, sono solito caricaturare il mondo dello spettacolo, e ho pensato che YG, che ha avuto a che fare con numerosi problemi in passato, fosse l’agenzia perfetta per il mio progetto” ha spiegato Park Joon Soo durante la conferenza stampa “la mia idea iniziale era di avere Yang Hyun Seok, ma ha rifiutato e mi ha personalmente consigliato Seungri”
L’incontro con gli haters, e la lettura dei messaggi negativi verso Park Bom in sua presenza, porta a galla ancora una volta il tema del cyberbullismo a cui tutti i personaggi noti devono far fronte senza poter far nulla. Seungri regala agli haters un PC per scrivere commenti positivi, ma loro preferiscono prenderlo a pugni piuttosto che parlar bene di lui, a dimostrazione del fatto che i cosiddetti ‘leoni da tastiera’ in Corea facciano più paura e che essendo totalmente senza controllo non si rendono conto di ferire le persone che leggono certi commenti, o forse a loro non interessa neanche.
Diverse Guest Star si sono susseguite durante gli otto episodi, dagli artisti YG (WINNER, BLACKPINK, iKON, Lee Hayi, Suhyun degli Akdong Musician, Yoo In Na…) ad artisti che hanno prestato il loro volto per diversi sketch come Sunmi, Chungha, Son Na Eun delle Apink e sua sorella, la giocatrice di golf professionista sotto contratto con la YG Sport, Son Se Eun.
Seungri, considerato sempre l’ultimo a livello d’importanza e individualista, si dimostra invece un capo attento e una persona che lavora sodo per la compagnia senza perdere però la sua immagine di ‘money maker’ e senza dimenticare di sponsorizzare il suo AORI RAMEN e i suoi Club.
L’unico difetto della serie è che ha così tanti riferimenti pop coreani, a partire dagli scandali in YG, alla parentela tra Jae Jin dei Sechskies e Yang Hyun Seok, anche solo alla figura di Jinu dei Jinusean o quella di Yoo Byung-Jae che potrebbe rendere la fruizione per molti spettatori internazionali, o anche solo nuovi fan del kpop, un po’ complicata. Tutto sommato però questo esperimento risulta più che riuscito, quello che un po’ mi fa paura è che già si parla di una seconda stagione, ma avrà senso una seconda stagione senza Seungri che è in partenza per il militare?