Pare proprio che per Kim Ki Duk non ci sia pace, dopo le accuse di molestie e aggressione sul set di ‘Moebius‘, da cui il regista ne è uscito pagando una salata multa, emergono nuove accuse nei suoi confronti.
Il notiziario investigativo “PD Notebook” in onda sulla rete televisiva MBC, attraverso tre interviste ad altrettante attrici, ha rivelato nuovi dettagli sulle accuse coinvolgono sia Kim Ki Duk e l’attore Cho Jae-hyun, uno degli attori che più spesso è apparso nei film del regista, e che è già stato travolto dal movimento #MeToo relativo a molestie nei confronti di diverse donne.
Un’attrice, che ha preferito restare anonima anche se si sospetta che sia la stessa attrice che già qualche mese fa aveva denunciato il regista, ha affermato che il regista le ha chiesto di avere rapporti sessuali con lui prima di una ripresa cinematografica nel marzo 2013, quindi durante le riprese di “Moebius”.
In puro stile festini di Arcore, L’attrice ha dichiarato che il regista le ha detto di presentarsi insieme a un membro femminile dello staff del film, sostiene, infatti di essere stata scelta dopo aver cenato con altri membri del cast e della troupe durante la pre-produzione del film. “Ogni volta che cercavo di andarmene, continuava a bloccarmi chiedendomi di dormire insieme a lui. Ha continuato a chiedendomi di far sesso con lui“, ha detto al programma, affermando di essere stata licenziata in seguito perché ha respinto le sue ripetute richieste sessuali.
La seconda attrice, anche lei rimasta anonima, ha dichiarato che ha dovuto sopportare quasi due ore di “umiliante linguaggio sessuale” del regista quando l’ha incontrato in un bar per un provino; “Ho lasciato il caffè con la scusa di andare in bagno per un momento, sono rimasta sconvolta per l’accaduto per quasi un mese“, ricorda.
La terza ed ultima attrice intervistata, anch’essa rimasta anonima ha raccontato un’ancor più agghiacciate verità dicendo che Kim Ki Duk ha cominciato a tastarla subito dopo che era stata scritturata per un suo film e l’ha violentata durante le riprese.
“Il regista, Cho Jae-hyun e il suo manager bussavano alla porta della mia stanza come iene ogni notte.Quando ero da solo, ero terribilmente spaventata, avevo l’ansia che qualcuno potesse venire a trovarmi” ha raccontato. La donna ha affermato di essere stata violentata dal regista e dall’attore e che il manager di Cho ha tentato di violentarla. “Dal momento che era sempre ossessionato dal sesso, ho pensato che facesse film solo per questo”, ha continuato la donna.
Kim Ki Duk e Cho Jae Hyun hanno una lunga lista di collaborazioni: “Crocodile“, “Wild Animals“, “The Isle“, “Address Unknown“, “Bad Guy” e “Moebius“.
Il regista ha negato le accuse provenienti da queste interviste affermando di non aver mai usato la sua posizione di regista per soddisfare i sui desideri personale. Cho Jae Hyun ha affermato che circa l’80% delle recenti rivelazioni di molestie sessuale che lo riguardano sono false “Ci sono così tante affermazioni che sono distorte“.
L’attore alla fine del mese scorso, dopo che un’attrice ha affermato di essere stata abusata sessualmente da lui, ha rassegnato le dimissioni da direttore esecutivo del DMZ International Documentary Film Festival, carica che ricopriva dal 2009, e come professore all’Università Kyungsung di Busan. È stato anche sostituito nella serie TV “Cross”, attualmente in onda sul canale via cavo tvN, in cui era stato scelto come protagonista.
(fonte: Yonhap)