ESPERIENZE 2.0 – VR CINEMA AL BIFF 2017

Che cos’è il VR Cinema? VR significa ‘virtual reality’, la realtà virtuale, e gli esperimenti in questo campo connessi al cinema si erano già avviati alla fine del ventesimo secolo ma a causa di vari problemi, tra i quali limitazioni tecnologiche, solo negli ultimi anni si è raggiunto un risultato che trascende la realtà. Il VR Cinema non è il cinema tradizionale che ci aspetteremmo, non si sta seduti su delle poltrone con lo sguardo rivolto verso il maxi schermo, magari sorseggiando qualche bibita o gustando dei popcorn.

L’esperienza della realtà virtuale supera i confini del cinema tradizionale e porta gli spettatori direttamente nel mondo del film.

Sono gli spettatori l’occhio attraverso cui si sviluppa l’azione e non più la macchina da presa, il loro punto di vista decide ciò che viene incluso nella loro esperienza filmica, escludendo altre parti del mondo in virtual reality.

Al BIFF2017 vengono usati il Gear VR (prodotto dalla Samsung, software invece della Oculus) e l’Oculus Rift CV1 (prodotto interamente dalla Oculus) per trasportare gli spettatori nel film che vogliono sperimentare. Il primo dispositivo è un visore, mentre il secondo oltre al visore c’è in dotazione un joypad, che permette di interagire completamente con la realtà virtuale creatasi.

Ho avuto modo di provarli entrambi, visionando e sperimentando due diversi film.

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Il primo è stato ‘The Dream Collector’ (il collezionatore di sogni ndr.) di Mi Li, un corto d’animazione che mostra la vista di un vecchio signore che ogni giorno raccoglie degli oggetti dalla discarica dei sogni. Questo posto esiste perché le persone hanno deciso di arrendersi e abbandonare i propri sogni, seguendo, o meglio, inseguendo una vita che non li appartiene o che non gli piace. Con ‘The Dream Collector’ siamo catapultati nel mondo di questo simpatico vecchietto e del suo adorabile cane, attraverso tutte le quattro stagioni, passando per pioggia e sole, vediamo come i sogni vengano ricreati. Lo scopo? Il protagonista non è un semplice vecchio signore è infatti Babbo Natale, pronto a ridare alle persone ciò che avevano abbandonato, cambiando così le loro vite. Ma questo viene svelato solo nel finale.

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Stando seduti sulla sedia, ci si può muovere a 360gradi, girando anche la testa a destra e sinistra, in alto e in basso, ogni volta scoprendo nuovi dettagli mondo del nostro amato Babbo Natale, rimanendo affascinati e stregati dai sogni, rappresentati come sfere luminose che galleggiano nell’aria e che ti circondano, fino a che non vengono trasformati in nuovi oggetti.

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‘Pippa’s Pan’ di Celine Tien, invece, ci trasporta in una foresta incantata, in cui fiori viola ricreano ricordi ormai perduti. Due figure, un uomo e una donna vengono create da minuscoli frammenti di luce, noi vediamo il tutto dalla prospettiva della donna e sentiamo l’uomo interagire e parlarci con delicatezza ma anche con nostalgia.

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Alla fine del corto si vede una signora su un letto di ospedale e un signore, il marito, accanto a lei che la conforta. La donna è affetta da Alzheimer e tutto ciò che abbiamo sperimentato poco prima nella foresta erano i suoi ricordi.
Stando in piedi, attraverso l’Oculus Rift e il joypad possiamo muoverci e interagire con la storia, cogliendo i fiori della memoria che ci permettono di riscoprire il passato di Pippa.

Questi due film, insieme ad altri otto, hanno comporto la selezione del VR Experience Movie al BIFF2017, oltre a questi, ci sono anche le sale VR Movie e il VR Movie Plus, facenti tutti parte del VR Theatre al piano terra del Busan Cinema Center.

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    Articolo di: Silvia Crippa

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