TITOLO ORIGINALE: 부산행
REGISTA: Yeon Sang-Ho
CAST: Gong Yoo, Jung Yoo Mi, Ma Dong-Seok, Kim Soo-Ahn, Ahn So-Hee, Choi Woo-Sik, Kim Eui-Sung
VOTO: 6.5
TRAMA: Un treno diretto a Busan viene infestato dagli zombie, i protagonisti dovranno combattere per la loro sopravvivenze
RECENSIONE:
Si sa, da che mondo e mondo gli zombie hanno un potere magnetico sul pubblico, e se li si unisce a dei volti noti il successo è quasi scontato, ma sicuramente Yeon Sang Ho abituato ai film d’animazione non si aspettava l’immensa ondata di successo ricevuta per il suo primo film non animato; “Train to Busan”, un classico blockbuster in salsa zombie girato quasi interamente su un treno diretto a Busan, cittadina al sud della penisola Coreana.
I protagonisti principali sono un padre oberato di lavoro che non riesce ad occuparsi della figlioletta, ed è proprio insieme alla figlioletta che nonostante i problemi di lavoro prende il treno per Busan. Insieme a loro una coppia in attesa di un bambino, uno gruppo di giocatori di baseball accompagnati dalla loro cheerleader (interpretata da Sohee ex membro del girl group Wonder Girls al suo primo ruolo dopo la dipartita dal gruppo), due anziane signore e un antipatico direttore di una compagnia di trasporti.
Sfortunatamente la più grande pecca del film è la mancanza di approfondimento delle storie individuali dei vari protagonisti per dar spazio ad un’infinità di zombie, che ovviamente sono il punto di forza di tutta la pellicola capaci di rendere l’intero film una dinamica corsa per la sopravvivenza alla volta di Busan.
Il film non perde ritmo e phathos ma nonostante tutto, proprio a causa della mancanza di conoscenza del background dei protagonisti, non riesce a suscitare le emozioni che il regista avrebbe voluto far fuoriuscire, trainate da un paio di scene strappalacrime.
È anche vero che la mancanza di conoscenza del passato delle vite dei protagonisti lascia lo spettatore quasi totalmente distaccato per puntare dritto al significato del film; come per Snowpiercer di Bong Joon Ho, infatti, anche Train To Busan è il sinonimo della società odierna in cui la lotta di classe rende tutti individualisti e meschini e dove i più deboli soccombono uno ad uno nella morsa del più forte e arrivista. A differenza della pellicola internazionale di Bong Joon Ho il film di Yeon Sang Ho si distacca nel gioco di forza dove i ‘buoni’ si sacrificano per salvare più vite possibile finendo comunque per fallire, solo sul finale i due film possono essere considerati totalmente paralleli salvando solo chi è stato buono e puro dall’inizio alla fine del viaggio su quel treno-purgatorio.
Tutto sommato, nonostante alcune lacune il film riesce nel suo intento di intrattenere il pubblico con una storia dinamica e accattivante, il parco attori è eccellente, capitanati da Gong Yoo che anno dopo anno dà sempre più prova di essere un attore molto maturo lontano anni luce dal Choi Han Kyul di Coffee Prince, personaggio che l’ha reso celebre.