[EDITORIALE – HALLYU] SENSUALITÀ VS. VOLGARITÀ: SOLISTE A CONFRONTO

 

Torniamo ancora una volta a parlare di sensulità e volgarità nel mondo della musica kpop, questa volta il discorso esce dal generico e si concentra sulle cantanti soliste.
Lo spunto nasce dai nuovi debutti solisti di due volti noti come Hyoseong delle Secret e Jiyeon delle T-Ara.

 

Questo 2014 ha decisamente fatto parlare di sé per il dilagare dei sexy concept, sfortunatamente spesso usati a sproposito risultando volgari e di cattivo gusto.
Da quando lo scorso anno le Girl’s Day riuscirono finalmente ad affermarsi, grazie ad un drastico cambio d’immagine e costumi di scena decisamente più succinti, sembra che ricorrere ad un concept sexy sia diventata la prassi per uscire dall’anonimato. O forse l’ultima spiaggia.

Questa strategia in linea di massima si rivela essere vincente, per lo meno se l’effetto desiderato è quello di far parlare di sé, tuttavia quando uno stratagemma viene usato allo sfinimento risulta ripetitivo e ridondante.
Occorre però fare una puntualizzazione, un concept sexy se ben gestito e non gratuito può essere molto interessante, sta qui la differenza tra sensualità e volgarità.

Prendiamo ad esempio Sunmi, ex Wonder Girls che a dispetto delle aspettative del pubblico generale, ha ottenuto un notevole successo col singolo dello scorso anno 24 Hours; nella più recente Full Moon, il carisma e la sensualità che emana anche nel semplice gesto di strofinarsi le mani, accovacciata e sola sul palco (n.d.a. parliamo della coreografia modificata per le performance, ma anche quella originale del music video per quanto più allusiva è comunque elegante) catturano immediatamente il pubblico in modo magnetico. Sunmi non ha bisogno di mostrare eccessivamente il corpo per essere sexy, le basta uno sguardo. Pur non avendo strepitose doti vocali è molto stabile e la fluidità nei movimenti mentre balla rende le sue esibizioni di qualità.

Sfortunatamente non si può dire lo stesso dei recenti debutti solisti di Hyoseong delle Secret e Jiyeon delle T-ara.

Jiyeon, escluso un music video molto ben diretto e recitato, presenta praticamente il nulla con una traccia anonima, una coreografia poco d’impatto e doti vocali accettabili come corista, ma mediocri come solista. Mostrare le gambe lunghe e ancheggiare sembra sia tutto ciò che abbia da offrire, ma non le basta per essere promossa.

Il discorso nel caso di Hyoseong non è poi così diverso; nonostante sia una buona cantante e ballerina, con tutte le carte in regola per essere solista, la sua Goodnight Kiss non convince.
Nel music video, dalla trama inesistente, non troviamo altro che pose e inquadrature provocanti e sinceramente evitabili. Hyoseong avrebbe molto da offrire, oltre alle sue curve che però sono a tutti gli effetti le vere protagoniste del suo solo.

E’ un vero peccato che le aspettative siano state deluse, specialmente là dove poteva esserci molto potenziale.
Attendiamo, a questo punto, gli annunciati (anche se non più publicizzati, probabilmente a causa della disgrazia della nave Sewol) debutti di Min delle Miss A e Minah delle Girl’s Day, sperando in qualcosa di meno scontato e più artisticamente interessante.

 

 

Articolo a cura di: Caterina Carnevale

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    Articolo di: Caterina Carnevale

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