Durante il G20 che si sta tenendo in questi giorni in Russia, la presidentessa Park Geun Hye ha dichiarato che le piacerebbe che le aziende italiane aprissero delle sedi nella zona di Gaeseong, la striscia di terra in condivisione con la Corea del Nord che era stata chiusa durante gli scontri di alcuni mesi fa.
“So che in questo momento non sarebbe semplice ma spero che l’Italia prenda in considerazione di poter collaborare con noi in maniera più stretta” ha esordito la presidentessa “il prossimo anno a Milano si terrà un incontro sull’economia creativa, per cercare di creare nuova economia e nuovi rapporti economici tra Italia e Corea” ha continuato.
Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta è parso particolarmente positivo “tutto ciò che riguarda l’economia creativa è una parte importante dell’economia italiana e siamo felici di poter cooperare. Tredici anni fa ho visitato un cantiere navale in Corea; questa esperienza mi ha fatto capire che i nostri due paesi sono ottimi partner commerciali”
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Ben tornata miss mugunghwa :3. Questa notizia mi fa piacere, ma la paura che mi suscita è maggiore rispetto alla contentezza. Non conosco bene, ancora me le devo vedere, le leggi del lavoro in Corea del sud sulle tasse, le paghe e quant’altro … noi in Italia abbiamo un’assoluta tutela del lavoratore che comporta enormi sacrifici in materia di tasse e rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro da parte degli imprenditori … infatti, molti chiudono in Italia e trasferiscono le Aziende, per l’evidente risparmio in materia di tasse e costi della mano d’opera, in altri Paesi. Non vorrei che questa fosse un’ulteriore occasione per aggravare la già precaria situazione della classe operaia italiana, Park Geun Hye non è un angioletto, è un personaggio forte e molto determinato, il suo albero genealogico è tutto un programma … Cosa vuol dire collaborare? Farsi schiacciare la testa, come al solito… oppure ricevere un vantaggio reciproco? Ricordiamoci che sei il Made in Italy è di alta qualità lo è soprattutto per la nostra elevata professionalità … Speriamo che i vertici della FIAT non leggano la notizia xD. Non sono arrabbiata con le aziende o la realtà coreana, non sono loro il problema, ma gli Italiani stessi che lasciano capra e cavoli e si imbarcano verso nuovi lidi, lasciando a digiuno migliaia di famiglie per la logica del profitto. Sicuramente ci saranno già aziende italiane in corea e coreane in Italia, ma se avviare un’attivita nel Paese dell’equilibrio cosmico diventerà troppo facile, a causa delle normative per facilitare queste manovre economiche, allora saranno bocconi di kimchi molto piccante da mandare giù …
Ti chiedo scusa se ho scritto qualcosa di sbagliato, magari non avendo in possesso altre notizie, ma come sai mi confronto con te volentieri e ti leggo con piacere.
Ottimo lavoro come sempre!!!
Sinceramente non so che tipo di collaborazione intendano avere anche perché è un discorso futuro e probabilmente a quel tempo Letta non sarà più il nostro Presidente del Consiglio, ma dal discorso fatto pare vogliano esportare il made in Italy perché in effetti in Corea il Made in Italy è solo un esempio lontano e credo vogliano concretizzare l’economia tra i due paesi.
Il prossimo anno intercorrerà anche l’anniversario dei rapporti tra corea – italia e credo vogliano lavorare per rafforzarli. Staremo a vedere.
Grazie mille per i tuoi commenti! 😉