Non possiamo non iniziare a parlare di kpop con il fenomeno mondiale del momento, per chi segue il Kpop PSY è il Re dei concerti, in Corea è considerato un mito e ha un bacino di fan stratosferico di ogni età; per il resto del mondo – e qui è proprio il caso di parlare di mondo nella sua interezza – PSY è “oppa Gangnam Style”; per questo oggi voglio raccontarvi di PSY facendo un mini excursus della sua carriera dagli inizi a oggi.
PSY, nasce il 31 dicembre del 1977 nel distretto di Gangnam a Seoul, non è mai stato un grande amante della scuola tanto che al liceo era lo “il buffone della classe” quello, per intenderci, che faceva le battute nei momenti di noia; lo abbiamo avuto tutti il compagno simpatico e rompi scatole, ecco quello era PSY, in una recente intervista una sua insegnata ha detto “ Park Jae Sang (vero nome di PSY) faceva molte battute a sfondo sessuale e faceva ridere i suoi compagni, devo ammettere che al tempo non mi piaceva affatto il suo atteggiamento, ora guardando indietro mi rendo conto che riusciva con poche parole ad attirare l’attenzione di tutti dando energia all’intera classe” .
Finito il liceo andò a studiare negli Stati Uniti con l’intento di prendere in mano l’azienda di famiglia in successione al padre, in poco tempo però il suoi interesse si spostò dall’economia si spostò sulla musica; spendendo i soldi, che gli dovevano servire per lo studio, in strumenti musicali e attrezzatura per far musica.
Dopo un solo semestre, il giovanea Jae Sang decise di lasciare la Boston University per iscriversi al college di musica di Berklee, anche questa avventura però non venne completata e ancor prima di poter fare gli esami tornò in Corea.
Il debutto di nella scena musicale di PSY si ha nel 2001 con PSYcho World, sotto l’etichetta discografica la Bidman; già dal suo primo album PSY ricevette interesse, non tanto dal pubblico, quanto più dal governo per i suoi testi decisamente sopra le righe e per le sue coreografie (in Corea c’è un controllo rigidissimo per quanto riguarda i testi e concept nel mondo della musica); già dal primo album quindi PSY ricevette molta attenzione tanto da guadagnarsi il nomignolo di “ The Bizzare Singer” (il cantate bizzarro).
Nel 2001 poco dopo la pubblicazione del suo primo album, PSY viene arrestato perché sorpreso a fumare erba (in Corea l’uso di qualsiasi tipo di stupefacente -anche se per uso personale- è severamente punito), ma dopo sei mesi pubblica il suo secondo album (Sa 2), che ovviamente, fu al centro di molte controversie, perché ormai PSY era considerato una potenziale influenza negativa per bambini e adolescenti tanto che misero la vendita dell’album vietata ai minori di 19 anni; l’artista, però, non si ferma e nello stesso anno (2002) pubblica il suo terzo album “Champion” la canzone che da anche il nome all’album diventa un enorme successo, anche grazie all’esaltazione dovuta ai mondiali diventandone il secondo inno ( un po’ come per noi furono i White Strips con “Seven Nation Army” ). Nonostante tutte le controversie PSY vinse il premio come migliore autore ai Seoul Music Awards.
Come molti sanno, il Corea il militare è ancora obbligatorio (del resto, viste le continue tensioni con la Corea del Nord sarebbe impossibile il contrario), e così, come per tutti, arriva anche per PSY il momento di arruolarsi, nel 2003 infatti il cantante doverebbe arruolarsi, dico dovrebbe perchè riesce però a non farlo facendo una sorte di servizio civile lavorando per una compagnia di sviluppatori informatici, nel 2005 (il militare ha una durata di due anni) viene rilasciato dal suo incarico e nel 2006 pubblica il suo quarto album, Sa Jib, che vinse gli SBS Music Awards e i MAMA (Mnet Asian Music Awards).
Nel 2007 lo stato accusa PSY di negligenza, visto che l’artista continuava a far concerti e apparire in tv durante lo stato di servizio militare, così nell’ottobre dello stesso anno la corte amministrativa di Seoul apre un fascicolo contro PSY e due mesi dopo deciderà il suo ri-arruolamento nell’esercito.
Dal 2009, lasciato definitivamente il militare, PSY orfano di un etichetta non produce più musica; sua moglie lo spinge a chiedere aiuto a Yang Hyun Suk suo vecchio amico e CEO di una delle tre grandi major coreane, la YG Entertainment, così nel 2010 PSY firma il suo contratto con la YG Entertainment ed entra ufficialmente a far parte della YG Family; nello stesso anno Kim Heechul dei Super Junior dichiara che gli sarebbe piaciuto aver PSY sotto la sua stessa etichetta ( SM Entertainment); così in quell’anno PSY pubblica il suo quinto album “Right Now” anche quest’album viene bannato e vietato ai minori di 19 anni, perché considerato ‘osceno’ per l’uso di termini come “la vita è tossica come l’alcool”; nonostante ciò nel 2011 PSY vince i Melon Muisc Awards e i MAMA e viene ormai considerato uno dei top artist del paese, facendo concerti con sempre più affluenza di pubblico.
Nel Luglio 2012, la svolta vera e propria, PSY pubblica il suo sesto lavoro “PSY 6 – Six Rules” e con il singolo “Gangam Style” diventa la star mondiale che tutti conosciamo e ascoltiamo da mesi.
Spero che questo excursus sulla vita del fenomeno del momento non vi abbia annoiato troppo, vi lascio con Gangnam Style.
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